Quartu C5, contro il Laurentino si inaugura il PalaBeethoven
Il Quartu C5 può finalmente godere del PalaBeethoven. Come riporta l’edizione online de L’Unione Sarda, la squadra allenata da mister Massimo Diana torna a casa, dopo un girone d’andata passato a migrare tra Sestu ed Elmas e sabato attende la capolista Laurentino. Capitan Serginho e compagni sono pronti per riscattarsi dalla sconfitta contro l’Aranova.
«Giocare al PalaBeethoven per noi è fondamentale! Disputare le partite in casa contribuirà a infondere in tutti noi un senso di appartenenza e sicurezza importantissimo per lo spirito, la motivazione e l’audacia», lascia trasparire tutto l’entusiasmo il Presidente Fabrizio Righetto per questa novità. Ma che partita sarà contro la prima della classe? «Siamo certi sarà una partita tosta. – ha commentato il patron quartese – Ci aspettiamo una squadra resistente e impegnativa. Sarà sicuramente una partita tra due squadre ambiziose e affamate di 3 punti. Vedremo come andrà e confidiamo in un palazzetto gremito!».
Il commento sull’andamento del Quartu C5 in questa prima parte di stagione è spettato poi al vicepresidente Alessandro Carta: «Siamo felicissimi per questa prima parte di stagione. Da neo promossa abbiamo disputato un grande girone d’andata, con qualche battuta d’arresto che ci sta. Ci siamo qualificati per la Coppa Italia, che ci dà prestigio e, ad inizio anno, non era certo scontato e siamo dietro solo al Laurentino che sta disputando un grande campionato, ma che abbiamo battuto in casa loro per 6-1».
L’analisi si è spostata sulla rosa: «Siamo partiti con la consapevolezza di aver allestito un ottimo roster per la categoria, “svecchiando” un po’ l’organico ed inserendo giovani di qualità ma già esperti. I “grandi” sono tutti giocatori esperti che, oltre ad un apporto tecnico, danno tranquillità a tutto l’ambiente. L’obiettivo dello staff tecnico è quello di far crescere i giovani per portarli ad un livello che ci consentirà, per qualche anno, di lavorare in serenità. Mi sembra che ci stiano riuscendo alla grande».
Fonte: Unione Sarda