Gennaio 22, 2025

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L’angolo dell’esperto: coach Fabio Oliva e la Serie A 2024/2025 – S2 E13

L’angolo dell’esperto“, la nostra rubrica dedicata alla Serie A 2024/25, riparte con una grande novità. L’esperto e vincente coach Fabio Oliva raccoglie l’eredità di mister Fausto Scarpitti e si unisce alla nostra grande famiglia. L’allenatore che ha fatto grande il Benevento prima e lo Sporting Sala Consilina poi, protagonista di ben quattro promozioni e vincitore di due edizioni di Coppa Italia (una di C1, l’altra di A2), analizza per noi la quattordicesima giornata di campionato.

Il risultato più importante – La vittoria della Sandro Abate contro un Benevento alla ricerca disperata di punti salvezza, ne esce infatti una gara equilibrata decisa soltanto da alcuni episodi. Dopo un periodo difficile fatto dì quattro sconfitte consecutive, gli irpini si rigettano prepotentemente in zona Final Eight con due vittorie difficilissime prima sul campo della capolista Eboli e poi in questo delicatissimo derby, contro un Benevento mai domo che partita dopo partita sta facendo capire a tutti che il girone di ritorno sarà tutt’altra cosa. Trovo sia stato fondamentale l’inserimento di un giocatore fantastico come Alex che da solo ha alzato il livello tecnico/tattico e di competitività di tutta la squadra.

Il risultato più sorprendente – A mio avviso è il pareggio del Cosenza in casa della fortissima L84. Questa gara da ulteriore continuità ai cosentini essendo il quarto risultato utile consecutivo. Al di là del punto raccolto in casa di una delle formazioni più forti del campionato il Cosenza si regala una grande opportunità, ovvero giocare le prossime due partite nel proprio fortino, contro Petrarca e Napoli, gare che potrebbero far uscire definitivamente i cosentini dalla zona play out e lanciarsi perché no verso la zona playoff, avendone tempo e possibilità.

Il giocatore decisivo – Leandro Cuzzolino che alla soglia dei 38 anni sfodera la solita prestazione di spessore grazie al suo enorme talento. Tre i gol messi a segno, il primo su palla inattiva, il secondo con un’azione personale conclusa con un sinistro da antologia ed il terzo con un rigore prima procurato e poi realizzato. Un repertorio a cui siamo abituati da anni a vedere, un giocatore che ogni allenatore vorrebbe allenare, in questa partita è riuscito come solo i grandi campioni sanno fare a caricarsi un’intera squadra sulle spalle e salvarla da una cocente sconfitta.

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