Corinaldo ko, l’analisi di Campolucci: “Nessuna tragedia, ma iniziamo a cambiare il trend fin da subito”
Sono sempre le aspettative che ci fregano. C’è chi si aspettava subito (in molti, a dire il vero) fuoco e fiamme, invece nessuno ha la bacchetta magica. Una partita e un mese di allenamento non cambiano un’impostazione di gioco consolidata da tre anni. Mettici poi l’emozione e la voglia incontenibile di fare per forza bene al primo colpo. L’Eta Beta, buona squadra, da sempre ostica per noi, tanto crea quanto finalizza. Ripartiamo dal bel gioco (che poi come dicono in tanti, che ci fai del bel gioco se poi non vinci?), ma da qualcosa di positivo bisogna pur (subito) ripartire. Senza drammi né tragedie; era sì l’esordio, ma era anche la prima partita di una nuova era, l’inizio di tanti nuovi viaggi.
Il Corinaldo subisce il primo gol dopo appena sei secondi.
Di sicuro questo non allenta la tensione, già visivamente palpabile, del Corinaldo. Guadagna un rigore al 18’ del primo tempo, sul punteggio di 3-0, ma non lo finalizza (Campolucci parato). Due episodi che segnano la partita. Si va a riposo sul 4-0 per i padroni di casa. Al rientro, l’Eta Beta ne sigla un altro, 5-0. Il Corinaldo, nonostante il punteggio impietoso, non abbassa mai la testa, trovando, con il portiere di movimento inserito a dodici minuti dal termine, tre gol (doppietta di Bronzini e gol di Pettinari allo scadere). Ma è troppo tardi.
«Nessuna tragedia, ma iniziamo a cambiare il trend fin da subito. Il gol dopo sei secondi non ha aiutato. In più ho impattato male la partita, partendo da subito molto timido e poco concentrato.- il mea culpa del capitano corinaldese Tommaso Campolucci- Ho commesso parecchie leggerezze, che un giocatore come me non deve commettere, sbagliando un rigore che in quel momento avrebbe sicuramente cambiato le sorti della partita.
Quando gioco bene sono bravo, quando si perde bisogna prendersi le responsabilità. Oggi è uno di quei giorni. Mi assumo la piena responsabilità di questa sconfitta.»