Sporting Altamarca, Houenou: “CDM squadra tecnica, dobbiamo commettere meno errori possibili”
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Foto Sporting Altamarca
Un’occhiata ai box (sperando che il turno di riposo abbia aiutato a svuotarli) e poi via verso una full immersion di impegni ravvicinati che richiederà uno Sporting Altamarca altamente performante, tra campionato e Coppa Italia. “Il duro scontro col Pordenone ci ha purtroppo lasciato acciacchi con i quali fare i conti – commenta Carlo Houenou, pivot dello Sporting Altamarca – ma stiamo cercando di rimetterci tutti in condizione per il pieno di partite che ci aspetta”. Ora c’è il CDM in casa (8 febbraio), poi il Lecco in gara secca Coppa (11 febbraio) e, se tutto dovesse andare come i biancoblu si augurano, poi ci saranno di nuovo i quarti di Coppa contro la vincente tra Mantova e Rovereto. “Sarà un periodo duro, ma fondamentale per la nostra stagione. Parlando nello specifico del prossimo turno – continua – il CDM è una squadra molto tecnica: ha giocatori abili nell’uno contro uno come Boaventura e Da Silva, d’esperienza come Ortisi, che sta avendo una stagione fantastica, e tanti giovani molto promettenti, bisognerà quindi stare molto attenti e commettere meno errori possibili”.
Nato a Vicenza da una famiglia originaria della Repubblica di Benin (Africa Occidentale), Houenou è entrato nel 2015 nel giro della Nazionale Under 21 e a settembre 2018 in quello della Nazionale maggiore col CT Menichelli, segnando un mese dopo anche la sua prima rete azzurra. “Sul più bello mi ha fermato un infortunio, ma seguo sempre l’Italia e continuo a lavorare anche per poter vestire di nuovo quella maglia”. Intanto, con altrettanto orgoglio, dal 2022 indossa quella dello Sporting Altamarca. Il gol come marchio di fabbrica e la competizione come sale della vita, ingrediente piuttosto naturale in una famiglia ultra-sportiva: la sorella maggiore, infatti, ha collezionato medaglie nell’atletica leggera, l’altra sorella ha giocato a pallavolo e poi c’è un fratello cestista. Ma anche i due nipoti non scherzano: uno gioca a basket nell’Arzignano e l’altro ha iniziato come Carlo nel calcio a 11 con l’Hellas Verona. “Secondo me ci assomigliamo tantissimo, sia per forza fisica che per esplosività, ma Louis – diversamente da me – sta emergendo come centrocampista e sta affinando le sue caratteristiche tecniche. Che consiglio mi sento di dargli? Di lavorare sempre sodo, soprattutto mentalmente, e di non smettere mai di crederci, anche nei momenti più duri!”.