Supercoppa Aeroitalia, i game changers: chi può far svoltare la Final Four del PalaCatania
Sono oggetto continuo di focus, a tal punto che formano quasi una categoria a parte, giocatori che hanno una visione differente del 40×20: leggono alla velocità della luce alcune situazioni di gioco nei momenti topici degli incontri, svoltando le partite. Le quattro semifinaliste della prossima Supercoppa Aeroitalia (3-5 gennaio) hanno dei game changers, stelle a disposizioni di Marcio Moratelli, Juanra, Colini e D’Orto in grado di regalare l’ambito trofeo che apre il 2025 del futsal.
LECCO – Guina è sicuramente la stella del Lecco, per esperienza, carriera e qualità. Ma tra i lariani c’è un Enzo Moratelli che ha fatto svoltare il roster bluceleste in tante occasioni, portando tanti punti. Nonostante la sua giovane età, è un classe 2006, il centrale Azzurrino (convocato di recente da Vanni Pedrini in Nazionale Under 19) è già un punto fermo del Lecco, decisivo per la conquista della Coppa della Divisione che per tenere vivo fino all’ultimo il sogno scudetto con l’Under 19. In questa stagione, nel girone A di Serie A2 Élite, Enzo ha già messo il sigillo in 6 partite dove il Lecco peraltro non ha mai perso, realizzando otto centri in campionato, con annessa tripletta al Pordenone.
META CATANIA – Quando dici Meta Catania il pensiero a Melo Musumeci è immediato: leader, colonna e bandiera dei campioni d’Italia. Ha superato i 200 gol in rossazzurro, prossimo alle 100 reti in Serie A. Ma se c’è un altro game changers a disposizione di Juanra, quello è Giovanni Pulvirenti, il primo marcatore della Nazionale di Salvo Samperi. A Catania lo chiamano la Provvidenza, ma nella Notte Magica di Aversa non ha sentito la pressione, perché “io sono di ghiaccio, io sono di ghiaccio, io sono di ghiacco”. Tre volte lo ha ripetuto, tre come le reti realizzate in gara-3 delle Finals scudetto, tanto per intenderci. Chiamate Giò Pulvirenti come volete, dategli il ruolo che preferite, tanto – tranne il portiere – li fa tutti, segnando pure da pivot, potrebbe essere una delle frecce più velenose a disposizione di Juanra.
MOMAP NAPOLI – Borruto è un po’ come l’essere parmenideo che non può non essere la stella del MoMap Napoli. Se glielo chiedete non sa neanche lui il numero di trofei alzati, ormai avrà perso il conto, anche se è bene sottolineare che da tre Mondiali di fila a questa parte va sempre in finale. Ma se Titi è il braccio armato di Fulvio Colini, il Cholito Salas è la mente del roster azzurro: le sue accelerazioni sono proverbiali, vede spazi che l’occhio umano di uno spettatore di futsal non vede, non sarà al top della forma (è rientrato da un infortunio nell’ultima di campionato contro la L84), ma se c’è un giocatore in grado di sparigliare le carte, quello è proprio il paraguaiano, basta andarsi a vedere l’ultima Final Four di Coppa Italia, ma anche le Finals scudetto, dove da acciaccato si è confermato il più napoletano di tutti, la “cazzimma” fatta giocatore.
ROMA 1927 – Il nome di Robocop Fortino è conosciuto in ogni angolo del pianeta futsal, in bacheca ha trofei italiani ed internazionali, riconoscimenti a livello Mondiale, ma tra i game changers della Roma 1927 non può non essere menzionato Marcelo Padilha Gonçalves, per amici e nemici sportivi semplicemente Marcelinho, l’History Man che ha dato il là alla leggenda dell’Italservice Pesaro: suo quel tiro libero decisivo che ha gelato Montesilvano, spegnendo definitivamente il sogno tricolore della favorita Acqua&Sapone. Cecchino su qualsiasi palla inattiva, l’italo-brasiliano giallorosso è cresciuto nel corso della sua carriera, non è più un semplice capocannoniere (ai tempi del Futsal Isola) e basta, ha migliorato la fase difensiva, senza perdere il suo olfatto realizzativo. Vedere il nome nel tabellino dei marcatori, non sarà mai una sorpresa.
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Divisione Calcio a 5