Futsal Giorgione, tra una partenza sprint e nel ricordo costante di Gianluca Salvetti
Partenza da protagonista assoluto per il Futsal Giorgione. Il club di Castelfranco Veneto non ha sbagliato un colpo e dopo tre partite giocate ha conquistato 9 punti segnando 14 gol e subendone soltanto 3, totalizzando quindi il miglior attacco e la miglior difesa in questo primo scorcio di stagione. Ad impreziosire, infine, tutto il quadro è stata la prestazione nel derby con un netto 5-1 contro il Team Giorgione all’esordio stagionale.
SIMIONATO – Ad aprire le porte del rinnovato progetto biancorosso è Gaston Simionato, argentino che di campionati vinti se ne intende visto il dominio nella scorsa stagione con la Compagnia Malo “Quando la società mi ha chiamato non ci ho pensato due volte ad accettare – esordisce – ho detto subito di sì ad una società che conoscevo ed apprezzavo già. Un club che nella passata stagione ha soltanto sfiorato la promozione e che vuole provare a centrarla anche quest’anno. Siamo partiti con il piglio giusto e non mi aspettavo un inizio di stagione simile, anche perché avevo bisogno di valutare la testa di una squadra che tecnicamente è molto importante. Ora avremo la sosta che ci permetterà di preparare nel migliore dei modi la prima trasferta importante, quella contro la Bubi Merano”.
L’AMBIENTE GIUSTO – Simionato ha quindi scelto ben consapevole delle capacità e del clima che si respira in casa Futsal Giorgione “Castelfranco Veneto è una bella cittadina, nella quale si respira futsal. Il lavoro di Marani in questo senso è evidente perché storicamente da questa società sono sempre usciti dei talenti che poi si sono imposti su grandi palcoscenici. Basti pensare a Cerantola, ad esempio. Una città piccola, ma una squadra importante, senza ombra di dubbio e non soltanto in questi ultimi anni ma anche storicamente”. Un club che ha vissuto in estate un duro colpo, con la scomparsa di Gianluca Salvetti, talento del calcio a 5 italiano che avrebbe giocato con la Roma partendo proprio dal Futsal Giorgione. Un tragico incidente in Brasile ha fermato la sua corsa “Ho avuto il piacere di incrociarlo pochi giorni dopo dal mio arrivo. Sapevo che sarebbe potuto andare alla Roma e gli ho fatto una battuta ‘Non fare scherzi, ci servi qui’. Un ragazzo solare ed umile, che in campo era un esempio ed ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi. La squadra lo ricorda, anzi lo vive, ogni volta che scende in campo: è come se ci fosse sempre un sesto uomo”.
Fonte: Divisione Calcio a 5