Il Presidente Castiglia interviene agli Stati Generali del Calcio di Bologna
Una proficua occasione di confronto tra i vertici del mondo sportivo, istituzionale e accademico. Nel pomeriggio di lunedì 7 ottobre, il Presidente della Divisione Calcio a 5 Stefano Castiglia è intervenuto come relatore, presso l’Aula Magna dell’Università di Bologna, agli “Stati Generali del Calcio”: nell’occasione, il numero uno di Viale Tiziano ha apposto la sua firma sulla pergamena celebrativa del “Libro Bianco del Calcio” – nel quale saranno raccolti e pubblicati i contenuti dell’evento – insieme al Presidente del CONI Giovanni Malagò, al Presidente della FIGC Gabriele Gravina, al Presidente della LND Giancarlo Abete, al Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, al Presidente della Lega Serie B Mauro Balata, al Presidente della Lega Pro Matteo Marani e al Presidente della Divisione Serie A Femminile Federica Cappelletti.
CASTIGLIA – “Ringrazio l’ill.mo Rettore Giovanni Molari per il suo invito a questo evento – ha esordito Castiglia nel suo intervento -, che propone temi perfettamente in linea con i miei obiettivi per il mondo del futsal: valorizzazione dei settori giovanili e sostenibilità, alla base di qualsiasi corretta programmazione. Negli ultimi anni la Divisione ha avviato un importante processo di formazione delle società, evidenziando l’importanza di una pianificazione di tipo aziendale e di azioni sociali sul territorio per attrarre partner commerciali. Il mecenatismo puro mette a rischio l’intero sistema: oggi, anche alla luce della Riforma dello Sport, è necessario investire sulle figure professionali chiave di un club, in modo che possano far crescere le società stesse”. Il Presidente della Divisione, poi, ha toccato il tema dell’impiantistica: “È fondamentale e comune a tante discipline, ma il futsal è certamente lo sport più penalizzato. Un dato emblematico: città come Milano o Roma non hanno impianti idonei per ospitare gare internazionali di futsal. Questo deve essere un monito affinché la politica possa lasciare delle impronte sui vari territori – ha concluso Castiglia – tramite investimenti in infrastrutture sportive”