Rafa Torrejon pronto col suo Marsala: “Sarà un girone molto equilibrato e abbastanza tosto”
Mister Rafa Torrejon non ha bisogno di presentazioni. Sono ben note le sue imprese nelle varie società di futsal italiane come Regalbuto, Active Network, Rieti, Catanzaro, Prato e di recente nella Gear. PIazza Armerina. L’allenatore gaditano ci riprova in serie B col Marsala, il quale nella scorsa stagione è arrivato a un pelo dalla promozione. La società trapanese archiviata la conduzione di coach Giacalone ha espresso la sua piena fiducia a Torrejon, il quale si è rivelato essere, in fase preseason, il grande concertatore del rilancio del Marsala. Interpretando questi segnali è chiara l’ambizione di entrambi, mister e società, alla promozione diretta. Abbiamo scelto di chiacchierare con mister Rafa guardando con occhi sibillini alla nuova stagione.
Mister, la sua esperienza alla Gear porterà i suoi frutti qui a Marsala, visto che molti dei nuovi ingressi nel team sono stati suoi giocatori a Piazza Armerina?
“Ho sempre detto che la mia esperienza alla Gear è stata molto positiva, dove ho conosciuto persone fantastiche. (Piazza Armerina, ndr) una città che mi ha trattato come a casa e giocatori con un grande potenziale per questo sport. A Marsala porto con me un mix tra la filosofia della società e il nostro progetto. Giocatori come Barroso e Abate con tanta esperienza in categorie superiori e di tale qualità faranno la differenza nella categoria e aiuteranno il gruppo a crescere tantissimo; tutto ciò era fondamentale per recuperare la grande perdita nel roster di Tendero. Aggiungiamo tre tra i giovani più promettenti del territorio che hanno tanta voglia di dimostrare le proprie qualità e continuare a crescere, Nico, Niko (Sanalitro, ndr) e Romano, daranno molto di cui parlare in questi anni. Anche loro mi aiuteranno tantissimo non solo in prima squadra ma anche per la crescita del settore giovanile dove mi aspetto un grande cambio di mentalità verso il professionismo. Come hai detto fanno parte del mio lavoro a Piazza Armerina e tutti noi vogliamo continuare con questo lavoro e per questo abbiamo trovato una società con una filosofia che mi piace tanto con tanta voglia di crescere bene, e organizzata e che ha tanto del mio modo di lavorare. Penso che ci siamo ritrovati tutti nel posto giusto e al momento giusto”
Sebbene ancora non sia nota l’intera rosa delle squadre che andranno a raccogliersi in serie B (girone H), come immagina che sarà il campionato?
“Ancora, come hai detto tu, non si sa quali squadre andranno a comporre il girone H, ma posso assicurarti che sarà un girone molto equilibrato e abbastanza tosto, soprattutto se le squadre che vi parteciperanno saranno confermate a causa delle indiscrezioni che stiamo vedendo. Ma già nei movimenti di mercato che si stanno verificando si vede come le squadre stiano formando grandi rose con giocatori conosciuti ed esperti in altre categorie superiori. La Sicilia è sempre stata una regione di grandi squadre e grandi giocatori, perciò dire ora chi sarà il favorito o il più duro è difficile, ma chiaramente squadre come Blingink o Mistral che già hanno giocato i playoff l’anno scorso saranno lassù; come sono molto sicuro che ci saranno squadre “sorpresa” come ogni anno. Ripeto è un girone con un livello molto equilibrato dove tutti possono battere tutti”
Ci sono altre bombe di mercato da aspettare per il Marsala o il roster è completo?
“l mercato in cui iniziano i campionati non è mai del tutto chiuso, può sempre esserci qualche sorpresa o occasione di mercato, ma è vero che la nostra squadra è quasi chiusa per non dire del tutto. Sono abbastanza contento del lavoro svolto dalla società, perché ai giocatori di cui abbiamo parlato prima bisogna aggiungere un gruppo di ragazzi locali con tanta qualità, voglia di crescere e soprattutto di fare il passo per essere importanti in questa squadra. Loro sono il futuro del Marsala, a loro si è unito Vallarelli, un portiere che non ha bisogno di presentazioni e che è di un’altra categoria, e senza dimenticare al nostro grande Cristian Pierro che, nonostante la giovane età, ha dimostrato di essere un difensore con tanta personalità e forza fisica che per noi è fondamentale”
Come vede l’evoluzione del movimento futsal italiano, visto che allena in Italia da un bel po’?
“La Sicilia è una delle regioni d’Italia dove mi sono trovato meglio e dove ho trovato più situazioni pronte a crescere. Penso che sia una delle regioni più competitive d’Italia e dove ci sono tanti giovani che vogliono arrivare al top. Credo che la sua evoluzione sia visibile, basta guardare squadre come Meta Catania, recente campione dello scudetto, o il Villaurea, due volte campione d’Italia juniores, o Regalbuto, campione dello scudetto della Nazionale Under19. La crescita è abissale e soprattutto dal basso. Il problema che credo sia uguale in tutta Italia sono le infrastrutture non valide per il nostro sport, continuando a giocare su erba con tutto il rispetto, siamo futsal non calcetto, e soprattutto l’organizzazione delle categorie base con campionati di 4/5 squadre che ostacolano la crescita dei giovani”