Dietro le quinte del futsal italiano: Mattia Esposito – S1 E4
Torna oggi “Dietro le quinte del futsal italiano”, il format di FutsalNow che da voce a chi di solito fa il lavoro “oscuro” dietro alla comunicazione. In questa puntata vi portiamo le parole ed i pensieri di Mattia Esposito, telecronista dell’Olimpus Roma su FutsalTV, che ha prestato la sua voce anche per qualche collaborazione su Sky. È stato in passato tra l’altro l’addetto stampa del Real Rieti, e tutt’ora collaboratore del Messaggiero per la stessa città laziale.
Qual è il ricordo più bello che hai vissuto nel mondo del futsal? Quale quello più divertente?
“Sono nel mondo del futsal da ormai praticamente quindici anni, vissuti tutti “al massimo”. Sono tantissimi i ricordi che lego a questo sport, ma tra i più belli metto la Champions League (all’epoca Uefa Futsal Cup) giocata con il Real Rieti, squadra di cui ero responsabile ufficio stampa. Entrare all’Almaty Arena è stato qualcosa di incredibile, così come giocare davanti a 6-7 mila persone. L’altro ricordo indimenticabile è la prima diretta Sky. Momenti che porterò sempre con me. Anche di momenti divertenti ce ne sono stati molti, ma quello che mi fa sorridere di più sono delle immagini di me posizionato dietro la porta, durante la finale scudetto, che salto e corro come un pazzo”.
Qual è stata la notizia più importante che hai annunciato in tutti questi anni?
“Fortunatamente ne ho date diverse, sia come giornalista che come ufficio stampa. Negli anni vissuti a Rieti ho avuto la fortuna di annunciare tanti giocatori, alcuni di questi con una carriera leggendaria. Uno dei comunicati più belli da scrivere è stato indubbiamente quello dalla sede Uefa di Nyon, appena terminati i sorteggi dei gironi di Champions. Stare seduto su quei “banchi” e vedere il nome della mia città uscire dall’ampolla è stato incredibile”.
Come è cambiato il mondo della comunicazione col tempo? Qual è la tua parte preferita di questo cambiamento?
“Credo che l’avvento dei social abbia letteralmente rivoluzionato tempi e modi di fare comunicazione. In generale il mondo del web è stato epocale, perché ha spostato il focus sull’immediatezza, purtroppo a volte a scapito della qualità. A volte ho come l’impressione che l’unica cosa che conta sia uscire “prima degli altri”, senza badare invece al contenuto. I social, come dicevo, hanno invece proprio cambiato il modo di approcciarsi alla comunicazione, che ora vive di necessità ed esigenze differenti. Trovare un equilibrio non è facile, ma di sicuro questo canale lascia più spazio alla creatività: questo è l’aspetto che preferisco”.