Tales of Legends: parola alle leggende del Futsal. Gabriele Caleca – S1 E2
Riecco “Tales of Legends”, la rubrica targata FutsalNow in cui ogni settimana vi porteremo aneddoti e riflessioni raccontate da personaggi che hanno scritto la storia del futsal.
Il secondo calcettista a deliziarci con i suoi racconti è Gabriele Caleca, icona del calcio a 5 italiano e vincitore di 4 scudetti, 3 coppe Italia e 1 Coppa Campioni. Il “Puma” è stato grande protagonista anche con la maglia azzurra collezionando 58 reti in 80 presenze ed un bronzo agli Europei del 1999 in Spagna.
1) A quale ricordo passato della tua carriera sei più legato?
“Chiaramente è molto difficile sceglierne solo uno.. vado contro corrente e dico la sconfitta in finale di Coppa Campioni, a casa della Dino Mosca, con la BNL.. dopo i calci di rigore ci ritrovammo tutti abbracciati a piangere in mezzo al campo con 12.000 persone ad applaudirci”.
2) Come hai vissuto l’addio dal futsal giocato?
“Dopo 25 stagioni l’ho vissuto come una liberazione, poi, con il passare degli anni, realizzi che il campo, lo spogliatoio e la competizione erano parte di te e ti senti svuotato”.
3) Quale delle novità apportate in questi ultimi anni ti è piaciuta di più? Cosa invece ti piacerebbe proporre al Movimento?
“Il presidente Bergamini appena insidiato ci propose (alle leggende) di istituire una sorta di commissione che potesse promuovere il Futsal in Italia e all’estero, ma ovviamente non andò in porto. Personalmente ripristinerei il programma Futsal in Soccer, che ci vedeva andare nelle società professionistiche di calcio a 11 per trasferire le nozioni del Futsal ai giocatori di calcio, cosa assolutamente necessaria nello sport moderno”.
4) Qual è il tuo ‘quintetto’ ideale di sempre?
“Ti dico la verità, sono proprio in difficoltà. Ci penso, ma ogni volta che mi viene in mente qualcuno faccio torto ad altri 3 almeno (ride n.r.d)”.