È l’ora di Futsal Class: mister Gianluigi Tavone e la “giocata della settimana” S1 E4
Quarto appuntamento con la rubrica FutsalClass. Ogni settimana lo stimato e apprezzato allenatore nonché Match Analyst Gianluigi Tavone sceglierà per noi la giocata della settimana e ce la spiegherà nel dettaglio. Focus sulla vittoria della Meta Catania ai danni dell’Ecocity Genzano in Gara-3 dei quarti di finale dei play-off Scudetto.
TAVONE – Gara-3 rispetta le attese ma non i pronostici. L’impresa di giornata (e che impresa!) la compie l’Italservice, e permettetemi di dire che ha un nome e un cognome: Fausto Scarpitti. I pesaresi giocano una partita ai limiti della perfezione e si sbarazzano di un Olimpus (dominatrice di regular season) con un perentorio 4-2. A Torino esce battuta ma a testa altissima la Sandro Abate, tenendo vivo il match fino alla fine (3-2 il risultato a favore della L84). L’Ecocity invece resiste un quarto di gara contro la Meta Catania. In un palazzetto gremito, gli etnei ne fanno 5 a regalano spettacolo.
I dati: 16 gol totali di cui 8 direttamente da situazioni speciali che segnano il 50% esatto in dati percentuali. 7 i gol realizzati in power play di cui 3 in attacco e 4 in difesa e 1 da 4vs3 a seguito di espulsione. L’elemento del giorno è l’unica segnatura da palla inattiva. Nella giornata in cui Putano e Tornatore si travestono da Spider Man, Caruso, Biscossi e Fortini decidono di spaccare la porta. Turmena (miglior giocatore del turno, autore di una tripletta, che propizia anche il gol del 2-0) ci delizia con con gol fantastico, lasciando tutti per strada e facendo impazzire un PalaCatania in festa.
In questa giornata andrebbe analizzato il successo che rimarrà nella storia da parte dell’Italservice, ma mi limito a segnalare il gol del 1-0 con cui la Meta Catania apre le marcature e non permette più all’Ecocity di rientrare in partita a 8’05” dalla fine del primo tempo direttamente da calcio d’angolo. Palla fuori lungo linea di Bocao, Salamone finta di incrociare ma tiene il blocco su Pedrinho e Turmena scarica un tiro forte e preciso all’angolino basso opposto dove Mammarella nulla può.